domenica 18 settembre 2011

Conclusioni cammino di Santiago

Nessun racconto e nessuna foto può dare l'idea di cosa sia il cammino. Le sensazioni, i profumi, le persone, la stanchezza, i paesaggi, i luoghi, i colori non si possono descrivere nè raccontare, anche perchè uscirebbero racconti completamente diversi. Il cammino è qualcosa di troppo personale e anche se la strada è comune il modo di vivere questa esperienza è assolutamente soggettivo e dipende da tante cose: il momento che stiamo vivendo, la motivazione, le persone che incontriamo, il nostro carattere, la nostra personale sensibilità, i nostri compagni di cammino. E' comunque un'esperienza da fare ripetutamente, un'esperienza che ci costringe a fermarci un attimo, a riflettere sulla nostra vita e sulla reale importanza delle cose, un'esperienza che ti mette davanti a te stesso, che ti interroga e non ti permette di scappare. Un'esperienza che ti fa incontrare persone straordinarie che non sono più o meno di te ma semplicemente amici di cammino con cui condividere una strada comune che è quella dell'amicizia, della fiducia reciproca, della condivisione, del sostegno.
Questo per me è il primo di tanti cammini, intanto voglio rifare questo stesso cammino, ma in maniera più completa e, spero, con il cuore più leggero. Da Lisbona passando per Fatima, Porto - Santiago. Poi mi piacerebbe fare quello di Gerusalemme, so che ce ne sono anche qui in Italia (anche se mi hanno detto essere meno organizzati).

Chiudo con l'ultima frase di una bellissima mail che ho ricevuto l'altro giorno:

" ricorda che hai un amico nelle marche....mi casa es tu casa. Un abbraccio"

E so che davvero bussando alla porta di questa persona mi troverei come a casa mia, questo è il cammino di Santiago :)

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