giovedì 15 settembre 2011

4 settembre 2011 - Porto - Valenca do Minho (Portogallo) - TUI (Spagna)

La giornata è iniziata presto, la sveglia (lasciata dal giorno prima) ha squillato alle 5.55 italiane (4.55 in Portogallo!  -.-') Mia mamma si alza pimpante proponendo di avviarci in stazione (ricordatemi perchè ho deciso di fare il cammino con lei ...).  Le suggerisco di rimetterci a dormire almeno un'oretta ancora, verso le 6.30 ci alziamo, prepariamo bene le cose e verso le 7.20 andiamo alla stazione di Sao Bento (pochi minuti a piedi) per chiedere a che ora ci fosse il treno per TUI (dove avremmo iniziato il cammino).
Ci comunicano che l'unico treno della mattina partiva alle 7.55 e l'unico della sera alle 17.30 PANICO! ... Ovviamente non saremmo mai riuscite a prendere il primo, avevamo lasciato gli zaini in albergo. Torniamo allora verso l'hotel e ci informiamo per un pulmann che ci avvicini almeno alla meta, ne troviamo uno che parte alle 10.30 ed arriva a Braga (circa a metà strada tra Porto e Tui). Tornate in albergo facciamo un'abbondante colazione (fra l'altro non sapevamo che fosse compresa nel prezzo), salutiamo il gentilissimo portiere e ci digirigiamo nuovamente verso la stazione.
Ancora è presto (circa le 9.00), decidiamo allora di sentire la messa in cattedrale (si, in portoghese -.-'). Il coro era molto bello, mi sono venuti i brividi ad ascoltarlo. Durante la messa mi allontano un attimo da sola per andare alla stazione, mi è venuto in mente di chiedere se c'era un treno per Valenca do minho (ultima città del Portogallo), Tui si trova a pochi km da questa città ma è già Spagna. In biglietteria mi confermano che c'è un treno alle 12.45 per Valenca che parte però dalla stazione di Porto Campanha, ogni treno che parte da Sao Bento ferma a Porto Campanha (1 sola fermata). Per avere conferma di aver capito bene tutto (abbiamo comunicato in inglese, lingua a me non troppo familiare) controllo nel cartellone delle partenze ed in effetti le informazioni corrispondono. Torno in chiesa e finisco di sentire la messa. Quando usciamo una coppia inglese di mezza età dallo sguardo molto dolce ci chiede se stiamo facendo il pellegrinaggio verso Santiago (probabilmente per iniziarlo insieme), cerco allora di spiegargli (sempre con il mio penoso inglese) che iniziamo il cammino da Valenca, non da Porto. Ci auguriamo "Bom Camino" a vicenda. Confesso che se non ci fosse stata mia madre mi sarei unita molto volentieri a loro. Torniamo in stazione per fare il biglietto (10 euro io e 5 euro mia madre, avere più di 65 anni a volte aiuta!) Prendiamo il primo treno disponibile e in pochi minuti siamo alla stazione di Porto Campanha


Abbiamo tempo per cui decidiamo di uscire dalla stazione per infilarci nel primo bar per un caffè. La giornata è splendida, il cielo sgombro da nuvole, la temperatura perfetta, sembra primavera. Al bar incontriamo una simpatica signora, ci consiglia di prendere il caffè nel bar affianco a quello dove eravamo entrate, perchè era più buono, ci accompagna e si siede insieme a noi, sa parlare benino l'italiano perchè da giovane ha frequentato la scuola italiana e letto alcuni libri di Grazia Deledda. E' una signora distinta, molto piacevole, dimostra l'età di mia madre ma con grande stupore apprendiamo che ha 79 anni. Le facciamo i complimenti, se li porta davvero bene. Ci racconta che si è sposata grande (a 60 anni), il marito era vedevo con una figlia (che lei considera come sua figlia). Oggi è nonna, era in stazione appunto per andare a trovare i suoi nipoti. Il marito, invece, è morto qualche anno prima investito mentre andava in bici. Ci ha raccontato inoltre che molti ragazzi vengono a Porto per fare l'erasmus in architettura (che è la facoltà più grande del Portogallo).
Paghiamo i 3 caffè (60 centesimi l'uno) e andiamo a prendere il treno. La signora ci bacia e ci augura un buon cammino.
E' facile trovare persone così socievoli e disponibili in Portogallo, ma anche in tutta la Spagna.
Salutiamo Porto, una città pittoresca che ci rimarrà nel cuore ...
La tratta in treno durerà più del previsto, passiamo per vari paesi prima di arrivare a Valenca.  Il paesaggio è molto bello, collinare pieno di vigne e granturco, ci sono molte ville, il mare, i parchi ... finalmente dopo 2 ore arriviamo


 


 


 
Inizialmente eravamo un po' spaesate una volta uscite dalla stazione, ma poi ci hanno subito indicato la strada per TUI e in breve tempo abbiamo lasciato il Portogallo, attraversato il ponte internazionale (da evitare se si soffre di vertigini, come me) e siamo arrivate in Spagna, a Tui.



Abbiamo spostato la lancetta dell'orologio un'ora in avanti, in Spagna alle freccie si aggiungono le conchiglie per segnare il cammino.



Arriviamo seguendo le indicazioni alla cattedrale di TUI, che dire, stupenda come tutta
la cittadina, il clima è perfetto per camminare.


Dietro la Cattedrale è situato l'albergue di Tui, ci riceve una signora molto gentile che ci fa appoggiare gli zaini e ci dice di timbrare le credenziali in cattedrale e di tornare verso le 19.00 (erano solo le 17.00) per assegnarci il letto.
Andiamo in cattedrale dove il simpatico custode ci timbra le credenziali, in effetti sembrava un po' suonato, ad un certo punto mi tocca i capelli e mi dice "PELO BONITO" mah ... è la prima volta che qualcuno mi fa i complimenti per i capelli, a parte quando li tenevo lunghi e rossi, ma ora non sono nulla di speciale, anzi... va bè, visitiamo la cattedrale, salutiamo il custode stordito, che pretende pure 2 baci, e andiamo a visitare TUI.


     
 

Torniamo all'ostello per le 19.00 e finalmente ci assegnano il letto. Ci facciamo una doccia, laviamo calze e mutande che stendiamo in una terrezza attrezzata con un panorama stupendo. L'intenzione non era quella di fermarsi a TUI ma quella di proseguire per l'altra tappa (a 16 km di distanza circa) ma siamo partite troppo tardi da Porto e arrivate a Tui solo nel tardo pomeriggio. Fortunatamente avevo tenuto conto di una giornata in più per cui eravamo tranquille.
Ci infiliamo a letto, io scrivo il mio diario e scrivo qualche sms finendo il mio credito.


La notte non riesco a dormire, si sentono degli schiamazzi, qualcuno russa ... non vedo l'ora che sia domani per camminare.

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