giovedì 15 settembre 2011

5 settembre 2011 - da Tui a Porrino

Notte insonne, oltre i miei pensieri si è messo anche il russare di alcuni pellegrini, un concerto di grugniti e ragli ininterrotto! In più un gruppo di spagnoli ubriaco si è messo a far casino tutta la notte, cantando e ridendo fino a mattina.
Devo ricordarmi la prossima volta di portarmi dei tappi per le orecchie!



Alle 7.30 è ancora buio a Tui, raccogliamo le cose e ci avviamo verso l'uscita, facciamo colazione in un bar del centro, caffè con latte con una ciambella accompagnata da sciroppo di limone.
Il cammino è stupendo, si incontrano varie persone di varie nazionalità, con alcune di queste si crea subito un feeling particolare, si fanno pezzi di cammino insieme, ci si perde e poi ci si rincontra.
Stamattina un simpatico pellegrino Irlandese mi ha chiesto se sapevo se nella struttura ci fosse un medico per il suo mal di orecchio, non lo sapevo ovviamente ma gli ho suggerito di mettere un pezzo di cotone per tenerlo al caldo. Mi deve aver capito perchè l'ho rincontrato durante il camminon e aveva il cotone dentro l'orecchio!
La maggior parte del percorso l'abbiamo fatto con un gruppo di signore spagnole e altre due coppie, una spagnola e una tedesca.









Il cammino è stato certamente stancante ma piacevole, inizialemte c'era un po' di foschia e la giornata era parecchio umida, poi si è rasserenata. Il paesaggio era molto bello fino alla prima sosta (circa metà strada), dopo quest'area infatti inizia un rettilineo lunghissimo (credo almeno un 3 km) che passa nella zona industriale, trafficato di camion e auto, per nulla piacevole.





Finalmente arriviamo a Porrino, con le spalle indolenzite e qualche vescica sui piedi, la cittadina è carina, arriviamo che non sono ancora le 12.30, l'albergue apre alle 13.00 ma fortunatamente ci hanno fatto subito appoggiare gli zaini, alcuni proseguono il cammino ma la maggior parte (comprese noi) sosteranno qui per la notte.




Approfitto dell'attesa per fare un po' di spesa per il pranzo. Finalmente alle 13.00 aprono l'albergue, paghiamo 5 euro e ci consegnano il lenzuolo usa e getta. Ci sistemiamo nel nostro letto, togliamo finalmente le scarpe e facciamo una bella doccia. L'albergue dispone di una cucina e di una sala con dei tavoli , mangiamo e ci rilassiamo un pochino, la stanchezza della notte insonne e della camminata si fa sentire... in quali condizioni saranno le mie gambe e i miei piedi domani?



Dopo il relax facciamo visita alla città



la sera una cena leggera sempre in albergue, a base di insalata, pane, patè di tonno. Oggi sono arrivati 2 italiani ( i primi che incontriamo nel cammino), sono Manola (un personaggio, la sua risata e le sue battute accompagneranno tutto il nostro cammino! è una donna di 58 anni portati benissimo, molto sportiva con tanti cammini alle spalle, nella vita fa la psicologa ad Ancona) e Paolo (un ragazzo molto gentile di 28 anni sempre di Ancona, lavora nelle ferrovie ma laureato anche lui in psicologia).
Domani ci aspetta una nuova tappa, speriamo che mia mamma regga, è già piena di dolori e siamo solo all'inizio ... oggi mi sono dovute fermare più volte per aspettarla, ma si può fare un cammino così? :D
Sento anche io le gambe un po' indolenzite, inoltre mi sono pure venute le mie cose ... la solita fortuna. Ma non mi lamento, anzi non vedo l'ora che sia domani per fare un'altra tappa.

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