mercoledì 28 gennaio 2009

Mai le mezze misure...

Stavolta non ce l'ho con Berlusconi.... ma con chi crea abiti e scarpe!
Io porto una 43 di pantaloni e un 38 1/2 di scarpe!!
Visto che la maggior parte delle donne veste 42/44 e porta scarpe 38/39 a nessuno sfiora il pensiero che molte necessitino della taglia intermedia?
Spesso i pantaloni taglia 42 li sento troppo giusti e quelli 44 grandi e la maggior parte delle volte mi accontento di scarpe misura 39 che mi stanno un pochino grandi, quando prendo il numero 38 invece le sento leggermente strette!!!


Insomma, fate scarpe e abbigliamento anche per noi!!!!

martedì 27 gennaio 2009

Social Card


L'altro giorno alle poste una signora anziana ha fatto quasi 40 minuti di fila per chiedere (allo sportello sbagliato fra l'altro) perchè la sua social card non funzionasse al negozio. Mi ha fatto una gran pena, costretta a penare per poter fare un po' di spesa, sicuramente umiliata quando al negozio ha dovuto riporre quello che aveva preso e sicuramente bisognosa visto la fila che si è fatta alle poste per cercare di ottenere quei pochi euro!
La Social card è anonima (....) alla faccia dell'anonimato!!!
Oltre questo non capisco perchè alla povertà bisogna aggiungere un'etichetta, perchè quei soldi non vengono aggiunti alle pensioni, perchè devono costringere le persone a comprare dove vogliono loro e quello che vogliono loro! Perchè la devono porre come un'elemosina?
Quanto mi piacerebbe lasciare un po' di mesi Tremonti a vivere con 500 euro al mese e la sua bella social card di 40 euro al mese, costretto a fare la fila di un'ora per richiederla e di un'altra ora quando non funziona o non è stata caricata! E spendere i soldi della carta SOLO in quei negozi (che intanto si fanno clienti in più, magari sono i nagozi di Berlusconi...)


Che schifo.....

sabato 24 gennaio 2009

Le "donne" del Popolo della Libertà....libertà di fare quello che si vuole












In ordine:


Michela Vittoria Brambilla: Futura ministro del Turismo.
Gabriella Carlucci: Parlamentare del Pdl
Mara Carfagna: Ministro delle pari opportunità (battiamoci per i calendari maschili...)


Per le politiche della famiglia pensano mica di mettere Aida Yespica? (...)

venerdì 23 gennaio 2009

Constatazione....


Sono alle prese con il concorso per funzionario all'Agenzia delle Entrate e pensavo che se ai nostri politici chiedessero le stesse garanzie, la stessa preparazione, le stessa condotta e gli stessi titoli che richiedono ai partecipanti dei concorsi pubblici probabilmente ci sarebbero tanti ignoranti e inetti in meno a rappresentarci!

Riporto qui i prerequisiti per partecipare al concorso(che sono quelli per ogni concorso), vi tralascio le materie da preparare, non vorrei farvi star male!!:
Alla procedura selettiva di cui al presente bando possono partecipare coloro che, alla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande, sono in possesso dei requisiti sottoindicati:
a) diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio, o diplomi di laurea equipollenti per legge, conseguiti presso una università o altro istituto universitario statale o legalmente riconosciuto, o i corrispondenti titoli di studio di I livello, denominati laurea (L), previsti dall’art. 3 del regolamento adottato dal Ministro dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca con decreto del 22 ottobre 2004, n. 270; alla procedura selettiva possono partecipare anche coloro che sono in possesso di titolo di studio conseguito all’estero, o di titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la vigente normativa, ad una delle lauree sopra indicate;
b) cittadinanza italiana;
c) posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari;
d) godimento dei diritti politici e civili;
e) idoneità fisica all'impiego.
2.2 Sono esclusi coloro che sono stati interdetti dai pubblici uffici, nonché coloro che sono stati destituiti o dispensati ovvero licenziati dall’impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero sono stati dichiarati decaduti da un impiego statale a seguito dell’accertamento che l’impiego stesso è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabili.
2.3 L’Agenzia delle Entrate si riserva la facoltà, in ogni momento della procedura, di procedere, con atto motivato, all’esclusione dei candidati che abbiano riportato sentenze penali di condanna ancorché non passate in giudicato o di patteggiamento, tenuto conto dei requisiti di condotta e di moralità necessari per svolgere le mansioni proprie del profilo professionale di funzionario, nonché del tipo e della gravità del reato commesso.


A VOI IL COMMENTO....

mercoledì 21 gennaio 2009

Quest'uomo non sa cosa sia la vergogna...

Continua la presa in giro del nostro "caro" Presidente del Consiglio, ieri in un'intervista ha avuto il coraggio di dire che la decisione di aumentare l'età lavorativa delle donne (si potrà andare in pensione dopo i 65 anni anzichè dopo i 60) è stata un atto doveroso teso ad abbattere la discriminazione e il senso di frustazione che le "povere" donne provano nei confronti degli uomini ai quali questo "lusso" è stato già da tempo concesso.
Ancora una volta Berlusconi dimostra il suo inesistente senso pratico e la sua totale estraneità alla realtà che la maggior parte delle donne vive.
E' comprensibile che chi occupa una certa posizione nella società tenda a conservarla per più tempo possibile, perchè conviene, perchè gratifica, perchè porta soldi, perchè porta prestigio, privilegi, rispetto e tanto altro. Così a nessuno pare strano che una donna magistrato, docente universitario, onorovole, primario, dirigente, direttore e così via, provi un senso di vuoto al termine della sua vita lavorativa e faccia di tutto per non passare la corona!
E tutte le altre donne? Forse Berlusconi non le conosce, ma qualcuno dovrebbe fargli sapere che esistono e che sono la maggior parte! Donne che fanno lavori che spesso nemmeno amano e che le costringono tutto il giorno fuori casa, donne che fanno lo stesso lavoro dell'uomo ma vengono pagate notevolmente meno (ma per questo nessun senso di frustazione!), donne che rientrano a casa e devono occuparsi di fare qualcosa da mangiare, di seguire i figli, di fare un po' di ordine, di caricare la lavatrice e stendere i panni bagnati, di lavare i piatti e sistemare la cucina per poi andare distrutte a dormire e la mattina riprendere la solita routine. Mai tempo per se stesse, tutto di corsa, non ci si può permettere di fermarsi e quando ci si ferma ci si rende conto che il tempo è passato, che si è diventate vecchie, stanche e spesso malate (solo per fare un esempio in Italia oltre 5 milioni di donne dopo i 50 anni soffre di osteoporosi, una donna su 4, con conseguenti fratture e dolori ossei ed articolari).
Avranno pur diritto a risposarsi un po' prima degli uomini queste donne, oppure no?
Se siamo il sesso debole dovremmo essere un pochino più tutelate, invece spesso si pretende da noi più di quello che siamo in grado di dare.