martedì 17 febbraio 2009

Siamo sicuri che tornerà a sorridere?

Devo confidarvi che sono ancora un po' scossa dal risultato elettorale. Credo molto nel diritto di voto ed ho sempre votato con un forte senso di responsabilità, cercando di sostenere e di portare avanti persone che condividessero il mio modo di pensare e di pianificare il futuro della società in cui vivo.
Ho seguito Soru, ho sentito quello che diceva, ho valutato le cose che aveva fatto e mi sono ritrovata nel suo progetto di una Sardegna che riscoprisse la sua CULTURA, cultura di terra amabile, con i suoi splendidi paesaggi incontaminati, CULTURA di persone legate alle proprie tradizioni, alla loro lingua, ai loro paesi, persone che amano la loro terra e che non la vogliono abbandonare.
Ero felice che Soru credesse in noi, che ci aiutasse a fare delle esperienze fuori per riportarle in Sardegna, ero felice che aiutasse i giovani sardi a comprarsi una casa, ero felice che capisse l'importanza dello studio e aiutasse i nostri figli a frequentare l'università, ero felice perchè aveva in progetto grandi cose per la Sardegna, uno sviluppo pulito che salvaguardasse il nostro territorio, la creazione di strutture turistiche interne, unite da un unico marchio, che attirassero visitatori anche nel centro Sardegna, la possibilità di una fornitura energetica pulita data dal vento e dal sole che ci rendesse più autonomi e più ricchi, il perseguire la qualità dei nostri ospedali creando nuovi poli di eccellenza sanitaria e di ricerca.
Questa è l'idea di Sardegna che anche io ho sposato.
La tanta discussa legge salva coste che in Sardegna aveva posto alcuni paletti per la edificazione delle coste (divieto di costruire entro una fascia di 2 km) era una norma che andava tutelata e protetta per noi e per i nostri figli e andava premiato Soru per averla pensata e voluta nonostante le tante polemiche e disapprovazioni.
Non nascondo che la vittoria di Capellacci mi preoccupa, è una vittoria di Berlusconi, persona che non stimo e di cui non mi fido per niente. A livello nazionale Berlusconi ha già ben dimostrato di voler creare una sorta di regime, e non credo di usare a sproposito questo termine. Toglie fondi alla scuola e alla cultura più in generale, pensa di risolvere la violenza mettendo in strada l'esercito, si permette di sentenziare su questioni delicatissime, come il diritto alla libertà di cura, con una leggerezza e superficilità intollerabili, risolve il problema della povertà dando una carta sociale di 40 euro al mese e potrei continuare... e ora cosa succederà in Sardegna? I posti di lavoro che Capellacci ha promesso saranno nell'edilizia? Continueranno a costruire case che resteranno disabitate per 9 mesi l'anno? Toglieranno le agevolazioni agli studenti meritevoli?
Chi vivrà vedrà....
Per ora vi segnalo la lettura di questo blog, l'ho trovato parecchio interessante:
http://wildgretapolitics.wordpress.com
sopratutto leggete questo post, che riassume bene la figura del nostro Presidente del Consiglio...
http://wildgretapolitics.wordpress.com/2009/01/30/elezioni-il-titolo-del-programma-di-cappellacci-la-sardegna-torna-a-sorridere/


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